Week 1: Da Oliva a Moretti, gli azzurri partono forte
Italiani pimpanti nella prima settimana di stagione: Oliva in doppia doppia, Moretti trova quintetto e career-high, Esposito esordisce con un ventello.
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OLIVA COL PIEDE A TAVOLETTA – Non si è fatto attendere, per niente: Pierfrancesco Oliva è stato fra i trascinatori di Saint Joseph’s in una vittoria interna d’autorità contro una formazione perfettamente temibile, Old Dominion (79-64). Il tarantino era andato in doppia cifra per rimbalzi diverse volte l’anno scorso, ma mai prima d’ora era riuscito a mettere insieme una doppia-doppia (17 punti e 14 rimbalzi).
Semplicemente, un uomo ovunque. Oltre alla solita buona visione di gioco al servizio dei compagni e alla co-gestione dei ritmi al fianco delle guardie, Oliva ha mostrato una varietà di soluzioni realizzative solo intravista in passato ed è stato un fattore a rimbalzo contro una squadra con più chili e centimetri. Fisicamente è apparso in forma smagliante e la sua efficienza al tiro salta facilmente all’occhio, specialmente quella cronometro fermo (4/5), suo noto tallone d’Achille. Insomma, già adesso le piccole ruggini dell’anno post-redshirt sembrano solo un ricordo e i segnali positivi abbondano. Era solo la prima partita e la stagione è lunghissima, ma sembrano esserci le premesse necessarie per un’annata importante, sia per un giocatore che pare sul punto di salire di livello, sia per una squadra che può togliersi grosse soddisfazioni quest’anno in un’Altantic 10 le cui formazioni hanno balbettato molto all’avvio di stagione.
MORETTI VUOLE UN POSTO IN PRIMA FILA – Candidato a un posto da titolare, Davide Moretti è partito in quintetto in entrambe le uscite settimanali di Texas Tech e ha fatto il necessario per non concedere ripensamenti a Coach Chris Beard. Al debutto contro Incarnate Word, il Moro ha aggredito la partita sin dalla palla a due, bagnando l’esordio con un alley-oop per Tariq Owens e una tripla nei primi 40″ dell’incontro. Probabilmente non è esagerato dire che la sua intensità in entrambe le metà campo sia stata una delle poche note liete del primo tempo dei Red Raiders, nel complesso piuttosto superficiali ma poi trasformatisi al rientro dagli spogliatoi e capaci di annichilire i modesti Cardinals con un +50 finale.
Concentrazione e capacità d’incidere non sono venuti meno con Mississippi Valley State, match in cui Moretti ha sfoderato una gran mira dall’arco (5/7) e ha messo insieme 17 punti (top scorer di serata) di cui 14 nel primo tempo che sono risultati fondamentali nello scavare il solco che poi indirizzerà la partita verso l’84-52 finale. Il career-high prodotto contro i Delta Devils ha destato soddisfazione, ma nessuna sorpresa, né da parte di Davide né dei suoi compagni o tanto meno del suo coach: «That’s what Moro is supposed to do – ha detto Chris Beard nel post partita – It’s no secret around here: we’re looking for Moro to become a really good, consistent player this year. […] When Moro shoots the ball, I think it’s going in every time, because I know what this guy does behind the scenes. He’s the guy that makes three, four, five hundred shots a day, that never takes a day off».
Le pedine a disposizione di Texas Tech sono ottime e Moretti può dare il suo contributo nel portare qualità e quantità di soluzioni nel backcourt. I primi due test sono stati molto semplici, così come lo sarà il terzo (con SE Louisiana): c’è tempo per lavorare e per farsi trovare pronti per il primo appuntamento di un certo livello, l’HoF Tip-Off (partite con USC e una fra Nebraska e Missouri State).
LEVER IN CERCA DI EQUILIBRIO – Due avversari e due risultati molto diversi ma con un leit motiv in comune per Alessandro Lever, ovvero l’essere limitato dai falli nella parte iniziale di entrambe le partite. Nella trasferta sul campo di South Dakota State, il bolzanino si ritrova faccia a faccia poche volte con la superstar Mike Daum ma il freshman Matt Dentlinger fa un buon lavoro nell’ostacolarlo. Alti e bassi in difesa, limiti nell’apporto a rimbalzo, Lever fa fatica a ingranare ma entra finalmente in ritmo durante gli ultimi 6 minuti, aiutando GCU a riportarsi sotto dal -13, pur non riuscendo infine a completare la rimonta (79-74 il punteggio finale).
Nell’esordio casalingo con una Delaware State a dir poco abbordabile, il lungo incappa nuovamente in problemi di falli (due spesi nei primi tre minuti) che ne condizionano il contributo in campo. Si rifà però nella ripresa, sfruttando la maggiore fisicità contro un avversario leggero sotto canestro e mostrando un bel tocco nei pressi del ferro. Con dieci punti segnati nel secondo tempo, chiude la sua partita con 14 punti in soli 14 minuti mentre i Lopes veleggiano verso una vittoria per 89-47. Nel complesso, Lever ha sembrato accusare una certa mancanza di fluidità abbastanza tipica a inizio stagione, pur riuscendo a costellare le sue due partite di quei lampi che lo hanno fatto apprezzare nel suo anno da freshman. Sta scaldando i motori, pian piano.
ESPOSITO ALZA LA VOCE – L’avversario non era proprio del livello più alto, ma il ventello di Ethan Esposito dice molto circa le sue possibilità di avere impatto immediato. Il transfer da JUCO ha inaugurato il suo debutto in Division I con 20 punti in appena 22 minuti di gioco, con 8 rimbalzi e 2 assist, nel +24 di Sacramento State contro Simpson University, formazione della NAIA. Top scorer della partita, è stato il trascinatore degli Hornets insieme a Marcus Graves, autore della prima tripla doppia nella storia del programma (12 punti, 10 rimbalzi, 11 assist). Insomma, Esposito non poteva iniziare in maniera migliore e la sua fisicità potrebbe farne un vero e proprio sesto uomo nelle rotazioni di Coach Brian Katz. Il suo approccio con la nuova categoria sarà tutto da seguire nei prossimi incontri con formazioni di D-I.
ANUMBA SENZA TIMORE – Lo attendevamo come protagonista in campo sin da subito e non si è fatto aspettare granché: dopo alcuni buoni sprazzi sul campo di Vanderbilt, Michael Anumba è stato un fattore nella prima vittoria stagionale di Winthrop (94-82 contro SIUE). Non molto in palla nel primo tempo – proprio come il resto della squadra – l’ex Reggio Emilia ha dato un contributo importante nella ripresa, segnando 8 dei suoi 13 punti totali, dando una mano sotto i tabelloni (7 rimbalzi) e anche mettendo in ritmo i compagni sulla linea dei tre punti (4 assist). Continuando così, nessuno gli toglierà il posto nello starting five da lui occupato in questi primi due match.
STEFANINI PRESENTE, COLUMBIA QUASI – Gabriele Stefanini ha fatto proprio ciò che ci si aspetterebbe da lui con più minuti a disposizione rispetto all’anno scorso. Partito in quintetto e rimasto sul parquet per 31′, il giocatore di Columbia è stato una spina nel fianco di Marist per tutta la partita grazie alla sua capacità di colpire sia dalla distanza che con l’arresto-e-tiro dalla media. La sua discreta efficienza offensiva (13 punti con 5/9 dal campo e 2 assist) non è però bastata ai Lions, molto in difficoltà nei primi dodici minuti dell’incontro e che hanno ceduto nettamente a rimbalzo, concedendo più seconde opportunità di quante ne abbiano conquistate.
I PRIMI MINUTI DI POSER E DI AGOSTINI – Tornando ai debuttanti, Federico Poser ha trovato un buon minutaggio in uscita dalla panchina in tutte e due le uscite stagionali – una vittoria a Manhattan e una batosta memorabile con North Carolina nell’inaugurazione della nuova casa di Elon. Il test coi Tar Heels fa testo fino a un certo punto, visto quanto fosse proibitivo sia sul piano individuale che su quello di squadra. Nel complesso, la prima settimana di partite ci restituisce un Poser offensivamente piuttosto reattivo in area e i cui eventuali progressi difensivi – in post basso e sui pick and roll – saranno fondamentali sia per il suo minutaggio che per una squadra in disperata ricerca di equilibri difensivi.
Poco utilizzato al debutto, Pietro Agostini ha trovato qualche minuto in più e il primo canestro personale in D-I nel match con Kansas State, partita nella quale la sua Kennesaw State è uscita sconfitta con un -15 onorevole vista la capacità degli Owls di restare in partita per i primi 30′ nonostante l’enorme disparità di valori in campo. L’atletismo di K-State è stato un po’ un battesimo del fuoco per il lungo triestino: ci vorrà qualche test più abbordabile per vedere meglio il tipo d’impatto che potrà avere quest’anno.
LE NOTE DOLENTI: A LIVELLO DI SQUADRA… – Nulla da rimproverare alle prestazioni individuali di Giovanni De Nicolao e di Guglielmo Caruso, ma va segnalato di come le loro squadre abbiano iniziato la stagione nel peggior modo possibile. Il lungo napoletano ha esordito assistendo alla disfatta casalinga di Santa Clara, superata di 17 punti da una modesta formazione della SWAC contro la quale era imperativo vincere. La UTSA di De Nicolao ha fatto anche peggio, se possibile, battuta di misura da un college di Division II.
In settimana, Santa Clara dovrà vedersela con una UC Irvine capace di sorprendere Texas A&M a domicilio per poi affrontare Washington, uno dei top team della Pac-12. Nel frattempo, UTSA ospiterà Oklahoma in un match attesissimo per poi rendere visita a Oklahoma State. Trovare riscatto immediato non sarà dunque semplice per nessuna delle due.
…E SUL PIANO INDIVIDUALE – Pensavamo e speravamo che questo fosse l’anno buono per vedere Mattia Da Campo con un ruolo di maggior rilievo nelle rotazioni di Seattle, ma le prime tre uscite dei Redhawks hanno dato segnali opposti. L’ex Stella Azzurra ha visto il campo per pochissimi minuti sia nella sconfitta con Stanford che nelle vittorie con Puget Sound e Bryant. Coach Jim Hayford sembra proprio intenzionato a puntare su una rotazione a sette, concedendo solo un po’ di garbage time agli altri ragazzi della panchina. Da Campo non può far altro che aspettare e farsi trovare pronto.
I tabellini della settimana
(ordine alfabetico per giocatore)
- Pietro AGOSTINI − Kennesaw State
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GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF
W 68-57 vs Oglethorpe,5,-,0/2,-/-,-/-,1,-,-,1,-,-
L 56-41 at Kansas State,11,3,0/1,1/2,-/-,1,-,-,1,1,1
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- Micheal ANUMBA − Winthrop
[tabella]
GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF
L 92-79 at Vanderbilt,20,4,2/4,0/2,-/-,2,1,-,-,1,2
W 94-82 at SIUE,35,13,6/7,0/2,1/3,7,4,-,-,1,4
[/tabella]
- Guglielmo CARUSO − Santa Clara
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GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF
L 81-64 vs Prairie View A&M,22,3,0/2,-/-,3/6,7,2,1,3,4,4
[/tabella]
- Mattia DA CAMPO − Seattle
[tabella]
GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF
L 96-74 at Stanford,4,1,-/-,-/-,1/2,3,1,-,-,-,-
W 95-67 vs Puget Sound,5,2,1/1,-/-,-/-,-,-,-,-,-,-
W 82-59 vs Bryant,3,-,-/-,-/-,-/-,1,-,-,-,-,-
[/tabella]
- Giovanni DE NICOLAO − UT San Antonio
[tabella]
GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF
L 77-76 vs St. Edward’s,33,13,6/9,0/2,1/3,8,6,-,4,-,3
[/tabella]
- Ethan ESPOSITO − Sacramento State
[tabella]
GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF
W 76-52 vs Simpson,22,20,6/8,1/1,5/7,8,2,1,-,-,1
[/tabella]
- Alessandro LEVER − Grand Canyon
[tabella]
GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF
L 79-74 at South Dakota State,24,9,3/5,0/2,3/3,3,-,-,-,-,3
W 89-47 vs Delaware State,14,14,7/9,-/-,0/1,5,-,-,-,2,2
[/tabella]
- Davide MORETTI − Texas Tech
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GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF
W 87-37 vs Incarnate Word,28,9,2/2,1/5,2/2,3,3,-,1,-,2
W 84-52 vs Mississippi Valley State,28,17,1/2,5/7,-/-,1,2,-,-,1,2
[/tabella]
- Pierfrancesco OLIVA − Saint Joseph’s
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GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF
W 79-64 vs Old Dominion,31,17,5/8,1/1,4/5,14,2,-,1,1,3
[/tabella]
- Federico POSER − Elon
[tabella]
GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF
W 62-56 at Manhattan,14,4,2/2,-/-,-/-,2,-,-,-,1,3
L 116-67 vs North Carolina,14,2,0/3,-/-,2/4,3,-,-,-,1,4
[/tabella]
- Gabriele STEFANINI − Columbia
[tabella]
GAME,MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,BLK,STL,TO,PF
L 82-76 at Marist,31,13,3/5,2/4,1/1,2,2,-,1,2,-
[/tabella]
© photo: Sideline Photos