Texas Tech respinge Nevada, Moretti aiuta con 9 punti in 22′
Vittoria importantissima dei Red Raiders contro la #22 della AP Poll. Molto spazio per Moretti che ripaga la fiducia di Beard con una valida prova offensiva.
Texas Tech voleva scrollarsi di dosso la sconfitta al Garden con Seton Hall (la prima di quest’anno) e ci è riuscita mantenendo inviolato il parquet di casa con un 82-76 su Nevada, vittoria molto importante nell’economia della stagione, essendo la seconda contro un ranked team. Tradotto: è il genere di risultato di cui si tiene conto a inizio marzo in sede di Selection Sunday, il giorno in cui si proclamano le partecipanti al Torneo NCAA che vanno ad affiancare le 32 squadre qualificate automaticamente attraverso i tornei di conference.
Superare Nevada non è stato semplice: i Wolf Pack – fino a ieri imbattuti e appena entrati nella AP Top 25 – hanno infatti messo in netta difficoltà i padroni di casa (+11 a 12’48” dalla fine) conducendo nel punteggio per gran parte della partita. I Red Raiders sono però riusciti infine a venire a capo della difesa avversaria e a imporre progressivamente il proprio ritmo in una rimonta che si è concretizzata completamente soltanto al termine d’un tempo supplementare.
Il contributo di Keenan Evans è stato d’importanza capitale (32 punti, 8 rimbalzi e 3 assist in 39′) ma con l’altra stella della squadra in panne nella metà campo offensiva (3 punti in 28′ per Zach Smith) era necessario che la panchina desse un apporto significativo. In questo senso, le prove di Zhaire Smith (10 punti, 6 rimbalzi, 3 assist e 4 recuperi in 30′) e di Davide Moretti hanno rivestito un’importanza primaria.
L’ex Treviso ha chiuso il proprio incontro con 9 punti (0/1 da due, 2/3 da tre e 3/3 ai liberi), 1 assist e 1 recupero in 22 minuti. Il compito principale del Moro a Lubbock è quello di farsi trovare pronto sull’arco: fin qui ci è riuscito benissimo (10/24 in 8 partite, ovvero il 41.7%) ed è così che si è presentato nel primo tempo, mettendo una tripla dall’angolo e subendo anche fallo.
La difesa, come sappiamo, non è la specialità della casa e in effetti Moretti ha arrancato abbastanza nel marcare le atletiche guardie di Nevada. È da notare, infatti, come coach Beard, fra fine secondo tempo e overtime, lo abbia sostituito sistematicamente nei possessi difensivi per poi rigettarlo nella mischia in attacco. Come ha fatto Moretti a guadagnarsi il minutaggio più alto della sua stagione, oltretutto in buona parte nelle fasi calde del match? Comportandosi diligentemente nella difesa lontana dal pallone ma soprattutto dando un apporto controllato ed efficiente in attacco. In palla nel momento in cui Texas Tech ha cominciato a rialzare la testa, è stato l’autore della tripla del primo sorpasso dei padroni di casa.
Come già detto, il suo compito principale è quello di rendersi pericoloso dalla distanza. Molto significativo, dunque, vederlo attaccare l’area in un modo quasi completamente inedito in questa stagione, prima servendo questo bel assist a Zach Smith…
…e poi guadagnando due liberi pesanti a poco più d’un minuto dalla fine dei tempi regolamentari.
Una prova dunque molto positiva per Moretti, che ha dimostrato sia di poter tenere il campo anche contro squadre quotate (solo 6′ contro Seton Hall e 14′ con Northwestern ma con un bel po’ di garbage time nel mezzo) che d’essere qualcosa di più d’uno specialista, per quanto la strada da intraprendere per confermarsi sia ancora molto lunga.
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