Stefanini ha deciso: andrà a Columbia
Fra Santa Clara, Penn e Columbia, l’esterno della Bergen Catholic ha scelto l’università newyorchese. I motivi della sua decisione.
Nella giornata di ieri, Gabriele Stefanini ha comunicato la propria decisione: ottenuto il diploma nel 2017, sarà uno studente di Columbia. Il play-guardia bolognese, fino all’ultimo, aveva tenuto in considerazione anche le altre due pretendenti. Ci ha raccontato di essere stato allettato da Santa Clara («un programma nuovo, un allenatore storico, uno staff di esperienza NBA, tanti nuovi investimenti in attrezzature e non solo») così come di aver avvertito il fascino di Penn («un ottimo coach, allenarmi e giocare nella “Palestra” è stato fantastico, mi ha lasciato senza fiato»).
La scelta di Columbia è però stata fatta con estrema convinzione: «Sia dal punto di vista cestistico che accademico è il miglior posto per me», ha detto in un’intervista a Rivals. «Penso di poter fare grandi cose lì, l’università offre tantissimo. Mi sono sentito a casa con coach Engles e gli assistenti. […] Ho capito dove avrei voluto giocare sin dal primo momento in cui ho messo piede nel campus. Coach Sendek e coach Donahue sono anch’essi grandi allenatori ma Columbia mi ha seguito tanto sin da aprile. Mi sento parte della famiglia, sono davvero felice. È la decisione giusta».
Le impressioni di Gabe su Columbia sono state ottime sin da subito e in più d’un aspetto, da coach Engles («Ha davvero a cuore i suoi giocatori, mi piace come si rapporta a loro. […] È una bella persona, divertente e molto intelligente.»), ai giocatori («Sono molto in gamba, hanno la possibilità di essere veramente buoni quest’anno.») fino all’ambiente in generale («Mi hanno trattato benissimo. Era la mia prima visita ufficiale e mi ha aiutato a decidere»).
Naturalmente, optare per un’università della Ivy League va al di là del solo aspetto sportivo: «L’istruzione viene prima di tutto. Mi piacerebbe giocare da qualche parte come professionista dopo il college ma, in caso d’infortunio o di altri imprevisti, una laurea ottenuta lì apre tante porte.»
Stefanini è, in ordine di tempo, il terzo giocatore della classe 2017 ad aver scelto Columbia: gli altri due sono l’ala piccola Myles Hanson e il centro Jaron Faulds, 2.08 del Michigan che gode di ottima considerazione da parte degli scout americani (per ESPN, è un “4 stelle” 33° fra i migliori pivot della sua classe).
Una scelta sicuramente interessante, la sua. Come già detto, la Ivy permette un’istruzione di primissimo livello. Oltre a ciò, nello sport, le sue università stanno puntando sempre di più sui programmi dedicati alla pallacanestro. Una conference, insomma, che promette di essere in netta ascesa nelle prossime stagioni, che sta attirando sempre di più l’attenzione di addetti ai lavori e appassionati di college basketball (oltre che dei giocatori stessi) e in cui Columbia vuole recitare un ruolo di primo piano.
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