La serata di Pajola: “In Virtus ai giovani credono davvero”
Le parole di Alessandro Pajola in conferenza stampa, al termine del derby contro Imola.
Era già salito in pullman, Alessandro Pajola. Non si aspettava che la stampa lo avrebbe mandato a chiamare per l’intervista del dopopartita. Eppure, le premesse c’erano tutte: partenza in quintetto, energia a profusione per la vittoria della Virtus Bologna, anche un punteggio personale in doppia cifra. Il “ragazzo del 1999” resta tranquillo, è felice ma non va nemmeno per un attimo fuori dalle righe.
“Ho semplicemente cercato di sfruttare l’opportunità che mi ha dato il coach, ho fatto le cose che so fare e non ho pensato all’ambiente intorno. Mi sono concentrato. La tensione c’era, ma in positivo. Non so se ho abbastanza talento, ma per la squadra do tutto, ci metto cuore e difesa”.
Trovarsi anche a guidare in campo una squadra di A2 a diciassette anni non è da tutti.
“Io sono cresciuto come playmaker, e comunque in allenamento abbiamo provato tutti a giocare in regìa, perché sapevamo di quanto loro sappiano pressare. Non c’è molto da inventare, siamo giovani e quello che ci chiede il coach è fare le cose che sappiamo, dando il massimo”.
Il “progetto giovani” delle V Nere è qualcosa di molto concreto.
“Spesso si sente dire che bisogna far giocare i giovani, ma non sempre alle parole seguono i fatti. La Virtus e il coach fanno ciò che avevano detto, e sta a noi farci trovare pronti. Ramagli ci sta dando molta fiducia, noi adesso la stiamo ripagando”.
Una partita così va dedicata a qualcuno.
“A mia nonna Giuliana. Lei viene a vedermi ogni volta che può, ma oggi non è riuscita ad esserci. Questa partita è per lei”.
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Fonte: virtus.it
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