Italia di bronzo: il commento di coach Capobianco
Il commento di coach Andrea Capobianco sulla medaglia di bronzo conquistata dalla Nazionale U18.
A distanza di qualche ora dalla vittoria del Bronzo all’Europeo Under 18 giocato a Samsun (Turchia), per coach Andrea Capobianco è tempo di bilanci.
“Parto da Lorenzo De Zardo – ha affermato l’allenatore – uno dei ragazzi che ha fatto parte di questa squadra nel raduno estivo e che a causa di un serio infortunio, dal quale sta recuperando, non ha potuto prender parte al raduno di dicembre prima dell’Europeo. A lui auguro un 2017 pieno di fortuna.
Passando all’Europeo, voglio condividere questo Bronzo con allenatori e dirigenti delle società, con i Referenti Tecnici Territoriali, i funzionari della Federazione e tutti coloro che amano la maglia della Nazionale: questo risultato è un segnale bello e positivo, una faccia bella della pallacanestro che amiamo.
Questo gruppo ha disputato con me il Trofeo dell’Amicizia Under 15 a Creta vincendo due gare su tre, ha giocato poi l’Europeo Under 16 con Antonio Bocchino da allenatore e con me questa primavera il Torneo Mannheim, chiudendo al terzo posto perdendo di un solo punto la semifinale: adesso sono nell’elite del basket europeo, questo deve far contenti tutti.
In questo Europeo, giocato nel periodo invernale a differenza del solito, ci sono state un susseguirsi di emozioni e di difficoltà. Abbiamo iniziato affrontando la Croazia, una squadra importante che però alla fine è retrocessa in Division B. Abbiamo fatto quasi in capolavoro con la Spagna, squadra arrivata quarta al Mondiale U17 2016 a Saragozza: un capolavoro di acume mentale dall’inizio alla fine. Poi ci siamo ritrovati di fronte nei Quarti una Finlandia, squadra con un asse play-pivot molto interessante che era stata in grado di mandare nella pool retrocessione la formazione di casa della Turchia e la Grecia. Non è stato semplice, anche perché dopo la sosta ci sono sempre tante incognite. Dal punto di vista del gioco non è stata lo nostra miglior partita, ma è stata certamente una gara che ci ha dato una dimensione mentale importante.
Abbiamo giocato poi la Semifinale contro la Francia, una squadra completa che ha mostrato grande solidità mentale e grande coraggio. Nel secondo quarto abbiamo perso molti palloni che hanno concesso loro troppi contropiede, ma anche qui abbiamo mostrato di voler fare qualcosa di importante e solo due canestri da campione di Ntilikina, poi nominato MVP dell’Europeo, ci hanno ricacciato indietro. Per il Bronzo abbiamo affrontato la Germania, squadra fatta per vincere il titolo. Abbiamo tolto le certezze ai tedeschi e giocato con grande qualità, raggiungendo un risultato sognato, sudato e meritato. Questi ragazzi hanno dato un segnale importante, ho notato in loro grande capacità di cambiare pelle e adeguarsi a situazioni tattiche diverse. Un altro aspetto importante è stato quello di non cercare mai alibi: abbiamo avuto qualche problema di infortuni e influenza, ma abbiamo sempre reagito nel modo giusto. Ognuno ha provato a fare qualcosa in più e questi sono segnali positivi. Voglio ringraziare e ricordare chi ha lavorato con questo gruppo in passato, – giocatori, staff tecnico e medico – e lo staff che ha lavorato con me questa estate: Luciano Nunzi, Paolo Guderzo, Federico Casamassima e Antonio Mancino”.
Fonte e © photo: FIP