Focus su Leonardo Candi
Il focus su Leonardo Candi, alla sua seconda stagione da protagonista in Serie A2 in maglia Fortitudo Bologna.
Dopo i focus della scorse settimane su Leonardo Totè e Davide Moretti, ci concentriamo oggi su Leonardo Candi, n° 2 del nostro ranking dell’annata 1997, alla sua seconda stagione da protagonista in Serie A2 in maglia Fortitudo Bologna.
Terminata la stagione 2015-16 (7.5 punti, 1.8 rimbalzi e 2 assist di media in 20.9 minuti di utilizzo) con l’eliminazione in finale playoff ed il premio di miglior Under 22 della Serie A2, Leonardo Candi sta vivendo la sua terza stagione agli ordini di coach Boniciolli, con un ruolo di ancora maggior rilievo grazie alla firma in questa estate di un contratto quinquennale tra il giovane “cinno” bolognese e la Effe.
A cavallo tra le due stagioni, un Europeo Under 20 chiuso a 4.9 punti (tirando con il 40% da 3 punti), 1.9 assist e 1.4 recuperi in appena 15.1 minuti di media.
Vincitore della Supercoppa LNP nel mese di settembre con la sua Fortitudo Bologna (10 punti + 3.5 rimbalzi + 2 assist di media in 11.5 minuti), Leo Candi ha dovuto fin da subito fare gli straordinari in cabina di regia per la Fortitudo, visto l’infortunio occorso a Ruzzier. Partito sempre in quintetto nelle sei gare fin qui disputate, Candi è stato impiegato spesso al fianco di Montano e Campogrande, con responsabilità sia realizzative che di costruzione del gioco. Le statistiche accumulate fin qui (14 punti + 2.2 rimbalzi +2.7 assist in 30.3 minuti) sono eccellenti, ma è ipotizzabile un calo nel numero di minuti in campo con il rientro a pieno ritmo da parte di tutti i giocatori infortunati.
In doppia cifra per punti realizzati in 4 gare sulle 6 disputate, con il career high di 31 punti contro Mantova, Candi ha confermato quanto di buono mostrato nella scorsa stagione, innalzando ancor di più alcuni aspetti del suo gioco e mostrando doti di leadership non comuni per un 19enne. Insomma, se la Fortitudo Bologna ha un record in parità tra vittorie e sconfitte (3-3), di sicuro può contare su una certezza in cabina di regia e sulla voglia del nativo bolognese di conquistare la promozione in Serie A.
Analizziamo ora nel dettaglio quanto prodotto dal prodotto della “cantera” fortitudina, al di là dei semplici numeri. Innanzitutto occorre precisare che il roster della Fortitudo ha mantenuto una solida base rispetto alla stagione 2015-16, aggiungendo giocatori di livello come Stefano Mancinelli e Michele Ruzzier ed il centro Justin Knox (profondamente diverso per caratteristiche da Ed Daniel). Qualche infortunio di troppo e la scelta di cambiare Chris Roberts con Mitja Nikolic hanno rallentato fin qui il cammino della Effe, in un girone comunque equilibrato.
Come accennato in precedenza, coach Boniciolli ama giocare per larghi tratti di gara con almeno due giocatori in grado di costruire gioco. Migliorato nella sicurezza con la palla in mano, Candi non soffre particolarmente la pressione a tutto campo dei rispettivi avversari, è bravo ad eluderli utilizzando frequentemente le virate in palleggio ed è in grado di subire un discreto numero di falli in questa situazione. Proprio il numero di falli subiti (5.8 di media) porta Leo Candi in 2a posizione di questa particolare classifica in tutto il girone Est di Serie A2 alle spalle di un veterano come Bobby Jones (7.3): il 90% dalla linea della carità (4.3 liberi realizzati su 4.8 tentativi di media) lo rende inoltre quasi insostituibile per coach Boniciolli nei finali di gara.
Non solo tiri liberi, però, nel bagaglio offensivo del classe 1997. Nonostante una tecnica di tiro particolare, ma funzionale alle sue caratteristiche e con un rilascio molto rapido, Candi è un ottimo tiratore da 3 punti: 40% in stagione su 25 tentativi totali. Da notare come i tiri da 3 punti arrivino anche in uscita dai blocchi, dove predilige allontanarsi verso l’angolo e mettere i piedi a posto con un arresto ad aprire. Anche le conclusioni dal palleggio sono costruite meglio rispetto al passato, con meno forzature e letture migliori sulle concessioni da parte dei rispettivi avversari.
Se i tentativi da 3 punti sono stati 25, il gioco di Leonardo è bilanciato anche con conclusioni da 2 (29, realizzate con il 48%). Dotatissimo a livello atletico, 190 cm di altezza e gambe esplosive ne fanno uno dei playmaker più prestanti della serie cadetta ed il bolognese sfrutta queste caratteristiche per arrivare agevolmente al ferro (da urlo la schiacciata contro Trieste a difesa schierata), riuscendo anche ad assorbire i contatti.
Da notare come Candi ami spingere in contropiede ed in transizione, ma alcune volte questo lo porta ad andare fuori giri ed a perdere palloni cercando degli scarichi in emergenza. Buono l’adattamento ad un centro “vecchio stile” come Knox rispetto a Daniel, con cui Candi sembra trovarsi a proprio agio. Da migliorare invece il gioco off-ball, sopratutto da ricezione e le conclusioni in floater.
Anche nella metà campo difensiva l’apporto del bolognese è di tutto rispetto: in grado di marcare entrambi i ruoli di guardia, ed agevolato dalla presenza di un mastino difensivo come Raucci, Candi è in grado di portare una pressione intensa e costante ai rispettivi avversari con la palla. Margini di miglioramento, anche in questo caso, nel gioco lontano dalla palla e sulle difesa in post basso: il ragazzo ha fisico per reggere anche in quella zona del campo (vedi la stoppata su Marks contro Ravenna), ma troppo spesso cerca degli anticipi che generano vantaggi per gli avversari. Migliorabile, infine, l’attitudine al rimbalzo difensivo (2.2 rimbalzi totali a gara) e il lavoro sulle linee di passaggio avversarie (1 recupero a partita).
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