Chris Mullin è in estasi per Mussini e la sua etica del lavoro
Abbiamo tradotto per voi un articolo di “Rumble in the Garden” in cui Chris Mullin parla del nostro Federico Mussini e si dimostra estatico per l’etica del lavoro del reggiano.
Con l’avvicinarsi della stagione, ci si aspettava che Federico Mussini avrebbe giocato da guardia tiratrice con Marcus LoVett come principale incaricato nel trattamento del pallone in qualità di leading guard. LoVett, invece, è stato dichiarato ineleggibile dalla NCAA, costringendo il freshman italiano, che ancora si stava adattando al ritmo del basket americano, a giocare tanti minuti alla guida di altri giocatori senza esperienza contro alcune squadre di alta qualità.
Giocando fuori posizione e contro alcune delle migliori guardie del Paese (Kris Dunn, Isaiah Whitehead, Yogi Ferrell e Mo Watson), l’1.85 Mussini è migliorato, si è fatto carico del proprio ruolo cammin facendo e ha dimostrato a coach Chris Mullin perché è un tassello importante delle prossime tre stagioni.
“E’ stato grande sin dal primo giorno”, ha detto Mullin riguardo Mussini durante la conferenza stampa dei coach della Big East di giovedì. “E’ un gran lavoratore, un fantastico compagno di squadra e ha un QI cestistico alto. Ha fatto alcune buone partite e ne ha avute altre difficili ma, al di là di quel che succede, lavora duro ed è molto diligente.”
“Avrà molto successo nel corso della sua carriera a St. John’s. Al momento sta giocando tanti minuti, forse troppi, ma in prospettiva sarà una buona esperienza per lui.”
Mussini ha bisogno di accrescere la propria forza fisica in modo tale da potersi misurare con la fisicità della Big East, ma la sua abilità al tiro ha colto di sorpresa molti avversari. L’head coach di Syracuse Mike Hopkins disse che Mussini metteva dei “tiri alla Stephen Curry” dopo che i Johnnies sconfissero a sorpresa gli Orange al Garden a metà dicembre. Dopodiché è quasi riuscito a guidare i Red Storm a una vittoria su Xavier, infilando cinque triple e segnando 19 punti. Il freshman è il miglior marcatore della squadra e, senza Yankuba Sima, è il motore che muove St. John’s.
Più minuti riceve, più diversificherà il proprio gioco, continuerà a sviluppare l’intesa coi propri compagni e proverà a lavorare sulla propria difesa.
“Idealmente adorerei poter gestire i suoi minuti”, dice Mullin. “D’altro canto, questa è una grande esperienza per la sua crescita. E’ questione di trovare l’equilibrio fra il tentativo di gestire i suoi minuti e il fargli fare esperienza. Detto onestamente, giocare 31 o 32 minuti non mi pare così fisicamente vessante per un giovane giocatore.”
Per quanto i minuti possano non essere un onere, le continue sconfitte hanno pesato su ogni giocatore del roster di St. John’s. Una cosa però è sicura: Mussini è molto rispettato e nessuno punta il dito contro il freshman.
“Diventerà fenomenale”, ha detto Ron Mvouika dopo che Mussini diede spettacolo contro i Musketeers prima di rimediare un duro fallo tecnico. “Non sarò qui per continuare ad assistervi, ma non ci sono molti diciottenni che provengono da un altro Paese e che giocano 35 minuti da point guard in una squadra della Big East. Farà degli errori, ma sono orgoglioso di lui. Mi ha colpito molto e continuerà a migliorare, migliorare, migliorare.”
Fonte: www.rumbleinthegarden.com/2016/1/28/10862176/chris-mullin-raves-about-federico-mussini-and-his-work-ethic di Carmine Carcieri
© photo: Anthony Gruppuso-USA TODAY Sports