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ITALHOOP intervista Matteo Laganà, il miglior italiano dell’annata 2000

ITALHOOP intervista Matteo Laganà: abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il prospetto classe 2000 della Lu.Ma.Ka. Reggio Calabria. Nonostante la giovane età, ci ha risposto dall’alto dei suoi 189 centimetri!

Matteo Laganà cresce con pane e basket (non necessariamente in quest’ordine), passando fin da piccolissimo ore e ore in palestra: “I miei genitori hanno una società di basket giovanile, la Lu.Ma.Ka. Reggio Calabria, ed i miei fratelli giocavano lì: è stato facile e naturale appassionarmi a questo meraviglioso sport!“.

Fin da subito dimostra grandi doti realizzative e un istinto naturale nel trovare il fondo della retina: chiude il Trofeo delle Regioni di Rimini 2014 a 20 punti di media e nelle due Finali Nazionali U14 disputate sfiora i 30 punti di media, venendo inserito nel miglior quintetto della manifestazione nel 2014. “E’ vero sono un buon realizzatore e finalizzatore e questo è dovuto al fatto che ho spesso il pallone tra le mani. Sono consapevole, però, di dover migliorare nel gioco senza palla e sto lavorando per migliorare la mia attitudine difensiva. Sono sicuro che crescendo e continuando ad avere esperienze come quelle in Nazionale – Matteo è stato già convocato a raduni e tornei con la maglia Azzurra – non avrò difficoltà a migliorare in fretta“.

Il basket come sport di famiglia, dicevamo. Matteo ha due fratelli: Luca ha giocato questa stagione in serie C alla Peppino Cocuzza 1947, garantendo 11,5 punti e 7,6 rimbalzi di media, mentre Marco dopo lo splendido oro Europeo con la Nazionale U20 di Tallin 2013 è stato rallentato da un infortunio durante il suo primo anno a Cantù. “Luca è un tuttofare in campo e mi piace molto il suo atteggiamento propositivo verso i compagni: è sempre il primo ad incoraggiarli dopo un errore. Marco invece è più talentuoso ed è velocissimo nel trattare la palla! Un giorno, potremmo formare un bel trio insieme

Abbiamo sbirciato qualche sua foto, sempre con il numero 9 sulle spalle, fin da piccolissimo. “Ogni volta che ne ho la possibilità gioco con il numero 9 perché è il numero di famiglia: lo ha indossato prima mio padre, poi Marco, mentre Luca ha preferito il numero 5“.

Ci facciamo raccontare come si svolge la sua settimana, tra allenamenti e partite: “Mi capita di allenarmi anche tutti i giorni perché mi piace troppo e mi diverte tantissimo. Purtroppo non giochiamo spesso dato che in Calabria non ci sono tante squadre ed il livello non è molto competitivo. Sto iniziando a curare di più l’aspetto fisico perché, anche grazie ai consigli dei miei fratelli, so quanto è importante in un giocatore e devo ammettere che inizio a capire quanto sia dura riuscirci“.

Per concludere, Matteo ci rivela che il suo giocatore preferito è LeBron James ma non si ispira più di tanto a lui perché lo considera inarrivabile: le gambe sono pronte per spiccare il volo, ma la testa è ben ferma sulle spalle; caratteristiche fondamentali per affrontare l’estate in maglia Azzurra e la prossima annata sportiva in cui, siamo sicuri, brillerà come ha fatto fino ad oggi.

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© photo: facebook.com/matteo.lagana.94