ITALHOOP intervista Michele Serpilli, talento classe 1999 cresciuto nel florido vivaio della Victoria Libertas Pesaro

C’è un ragazzo anconetano che sta salendo alle luci della ribalta nel panorama della pallacanestro italiana. Un ragazzo che sta conquistando giorno dopo giorno pareri positivi sulle sue capacità, attirando attenzione sulle sue potenzialità, ma che si rivela anche una persona semplice, educata e tremendamente determinata nonostante la giovanissima età.

Questo ragazzo risponde al nome di Michele Serpilli, talento classe 1999 in forza alla Victoria Libertas Pesaro che ha deciso di puntare fortissimo su quest’ala di 197 centimetri.

C’è chi ha iniziato a conoscerlo quest’anno alle Finali Nazionali del campionato DNG (giocate tre anni sotto età!) o all’adidas EuroCamp Next Generation, chi lo segue dalle Finali Nazionali Under 15 della scorsa stagione e chi, magari, ancora non sa niente di lui. Noi abbiamo voluto scoprire qualcosa in più, non limitandoci solamente alla sfera cestistica, e ne è venuta fuori una simpatica intervista!

 

Rompiamo il ghiaccio chiedendo a Michele se ha un soprannome ed il suo numero preferito:
“Non ho un vero e proprio soprannome, mi chiamano in vari modi ma non ne ho uno specifico (su questo dobbiamo lavorarci, lo sa anche lui…). Gioco nella VL con il numero 19, ma il mio numero preferito è il 33 e il motivo potete immaginarlo”. Per chi non lo sapesse Michele è il nipote di Achille Polonara, ala della Pallacanestro Reggiana che indossa la maglia numero 33. Tenete aperta la parentesi sulla famiglia…

Com’è nata la tua passione per la pallacanestro?
“Il basket è lo sport di famiglia e i miei due zii mi hanno trasmesso questa passione. Ho iniziato a fare minibasket al CAB Stamura Ancona, passando poi alla Victoria Libertas Pesaro in Under 13”

Giochi mai 1c1 contro i tuoi zii?
Ridendo ci risponde “ogni tanto e, quando non si impegnano, magari riesco a batterli!”. Abbiamo delle buone ragioni per credere che, tra non molto tempo, inizieranno ad impegnarsi un pochino di più…

Hai partecipato recentemente al Trofeo dell’Amicizia di Clermont Ferrand, all’adidas Next Generation Tournament dell’Eurolega e all’adidas EuroCamp Next Generation: quali sono le differenze che hai incontrato rispetto ai campionati giovanili italiani?
“Sicuramente una maggiore fisicità, anche perché nei due eventi adidas ero più piccolo rispetto agli altri. Comunque sono andato piuttosto bene in tutte e tre le manifestazioni e sono contento di come ho giocato”

Descriviti come giocatore: in che ruolo giochi, quali sono i tuoi punti di forza?
“Mi sento un’ala e vengo impiegato in questo ruolo. Mi piace molto giocare in allontanamento da canestro e sto lavorando tantissimo per perfezionare la penetrazione. Il mio punto di forza oggi è sicuramente il tiro, anche da 3 punti: ho molta fiducia in questo fondamentale”. Viste le medie punti elevatissime che riesce a tenere, gli chiediamo come se la cava con il passaggio: ”Molto bene. Mi piace molto passare la palla e far realizzare canestri ai miei compagni, quando le difese si concentrano su di me”.

C’è un giocatore a cui ti ispiri?
“Ai miei zii, sia Achille che Valerio. Mi danno sempre dei consigli, mi dicono come migliorarmi”. Mentre di Achille Polonara se ne parla da anni, con una finale scudetto contro la Dinamo Sassari appena disputata da protagonista, Michele ci impressiona per la velocità con la quale ci racconta di Valerio: “Quest’anno ha giocato a Pescara in DNB, ha fatto i playoff ma hanno perso in semifinale contro Agropoli giocando comunque molto bene”

L’ultima curiosità che gli chiediamo riguarda la scuola, ma avendo inquadrato il tipo di ragazzo la risposta ce l’aspettavamo già:
“Frequento il Liceo Scientifico e ho appena concluso, senza debiti, il secondo anno”

 

Chiudiamo la nostra chiacchierata facendogli un grande in bocca al lupo, dato che a breve partirà con la Nazionale Under 16 per l’Europeo di Kaunas. Europeo che, viste le premesse, crediamo sia solo una tappa della carriera di Michele Serpilli.

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© photo: victorialibertas.it