FOCUS su Davide Denegri
Denegri, classe ’98, sta conquistando sempre più responsabilità e minuti nella Junior Casale, risultando un fattore decisivo nel gruppo di coach Ramondino.
Fare di necessità, virtù: questa è stata, fin qui, la storia di Davide Denegri e del suo emergere come titolare fra le fila della Junior Casale Monferrato, formazione che attualmente occupa l’11° posto in classifica del Girone Ovest di Serie A2. A fine novembre, la formazione piemontese si trovava ai piani più bassi della graduatoria con un poco invidiabile record vinte-perse di 2-7. Dopo il taglio, avvenuto a fine novembre, di un mai convincente Obi Emegano, la società aveva deciso di non firmare subito un nuovo giocatore straniero ma di cercare la soluzione in casa propria. Gli spazi nel reparto esterni della Novipiù si sono così aperti per Denegri, il quale ha abbandonato la doppia cifra di minutaggio una sola volta nelle ultime undici partite. Nel frattempo, Casale ha cominciato a trarre gran giovamento dai nuovi equilibri che si sono andati a formare, risalendo progressivamente la china in classifica, con sette vittorie ottenute negli ultimi undici incontri.
Il diciottenne di Serravalle, rispondendo molto bene all’occasione lui messa davanti, è passato da comparsa a protagonista in tempi brevi. Nelle ultime sei partite, il suo impiego è stato altissimo – spesso comparendo nello starting five – e ha offerto un contributo in crescendo, con tanto di career-high da 19 punti in 25 minuti messo a segno nella vittoriosa trasferta di Trapani.
Ultime 6 partite
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MIN,PTS,2P,3P,FT,REB,AST,STL,TO
24.5,9.2,39.1%,37.9%,100%,2.5,2.2,1.5,1.3
147,55,9/23,11/29,4/4,15,13,9,8
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Playmaker “tascabile” (183 cm d’altezza), Denegri copre indifferentemente gli spot 1 e 2 in un roster dove le opzioni per la doppia regia abbondano, date le presenze di Giovanni Tomassini e Fabio Di Bella, ma anche quella di Fabio Valentini (classe ’99, 2.8 punti e 1 assist in 9.4 minuti di media nei cinque match che hanno preceduto gli “N.E” registrati nelle ultime due uscite).
In fase offensiva si contraddistingue per un tiro in sospensione dalla meccanica compatta, fluida e dal rilascio rapido, oltre a essere spesso agevolato dal saper mettere i piedi a posto in un attimo. Dalla linea dei tre punti, è particolarmente pericoloso quando imbeccato a dovere, dato che le situazioni di catch-and-shoot sono quelle in cui colpisce con maggiore successo.
Palla in mano e a difesa schierata, è molto raro che si avventuri verso il canestro: è assai più probabile vederlo eseguire un arresto e tiro dalla media. Nei tempi più recenti, questa soluzione non l’ha premiato in maniera particolare (nelle ultime sei partite, 4/15 nei tiri da due scoccati fuori dall’area) ma date la bontà dell’esecuzione e delle scelte, le sue percentuali sembrano destinate a salire, probabilmente anche a breve termine. La fiducia dei compagni non manca: non solo viene servito spesso sull’arco per il piazzato, ma è sempre più frequente che vengano portati dei blocchi in suo favore.
Particolarmente pericoloso in contropiede – tanto nel condurre la transizione quanto nel farsi trovare pronto grazie a ripartenze puntuali – dove mostra una certa varietà di soluzioni sia nel concludere che nel passare.
Aiutato dal baricentro basso, ha ottime doti di palleggio e non ha mai esitazioni nel superare la metà campo, anche se pressato – tutt’al più, può capitare che vada in difficoltà se raddoppiato in ricezione dalla rimessa. Il suo è un playmaking molto accorto e prudente che contribuisce alla fluidità della manovra offensiva ma che, in futuro, necessiterà di ulteriori step, per esempio nel servire l’uomo in post basso.
Inoltre, c’è da dire che l’altezza a volte non lo aiuta: nella clip sottostante lo vediamo in un pick and roll con Severini dove il raddoppio dei difensori gli impedisce il passaggio al lungo.
In fase difensiva, si sono notati diversi progressi nella marcatura individuale durante le uscite più recenti. Dopo aver fatto vedere buone cose contro avversari ostici come Jazzmar Ferguson di Biella e Keddric Mays di Trapani, proprio durante la sua ultima partita – quella con l’Eurobasket Roma – ha dato il meglio di sé, proponendo una difesa assolutamente asfissiante nei confronti di un elemento esperto come Nicolas Stanic, limitato infine a una prova modesta (5 punti e 1 assist in 30 minuti, con 3 perse e un -1 di valutazione finale).
In certi casi può soffrire il primo passo degli avversari più veloci ma, nella maggior parte dei casi, è perfettamente in grado di tenere sugli scivolamenti, mostra grande aggressività e discreto senso per la rubata. Nella clip sottostante, oltre a questo, si può vedere anche una posizione in post basso buona abbastanza da facilitare la stoppata di Severini.
Un problema persistente è rappresentato dalla difesa sul pick and roll: cercando quasi sempre di passare davanti al lungo, alcune volte riesce a rimanere in scia abbastanza da far lavorare il giocatore marcato, ma più spesso finisce col rimanere completamente sul blocco. Le cose di solito vanno meglio nelle volte in cui decide di passare dietro al bloccante o nei pick portati molto in alto, dove il tempo è più che sufficiente per avvedersi dell’arrivo del lungo.
Qui mostriamo due esempi: nel primo caso, dalla rimessa, Denegri viene ostacolato da un doppio blocco e rimane indietro sul taglio di Raffa, il quale, quando riceve palla da Sandri, ha circa tre metri di vantaggio sul giocatore di Casale e può dunque andare a concludere facilmente. Nel secondo, pur rallentato, passa sul blocco di Flamini ma non su quello di Vildera: perso Harrell, né lui né Tolbert vanno a chiudere sul numero 16 di Siena che ora è completamente libero d’infilare indisturbato la tripla.
© photo: Maurizio Dalla Zuanna / DailyBasket.it